VIENE CON NOI

E’ deciso. Viene con noi. Abbiamo scelto la meta, trovato una sistemazione ospitale. Come arrivarci? Ecco alcune informazioni per pianificare il viaggio. Qualunque sia il mezzo scelto valgono alcuni pratici suggerimenti per evitare spiacevoli inconvenienti. Meglio tenere gli animali a digiuno prima del viaggio, o, se è molto lungo, somministrargli brevi spuntini, preferibilmente di cibo secco. Tenere sempre a portata di mano dell’acqua fresca. Se è il caso, utilizzare dei prodotti contro il mal d’auto o il mal di mare.

Usare l’auto è sicuramente la soluzione più comoda. Poche le regole da osservare. E’ vietato naturalmente chiudere gli animali nel bagagliaio. Mentre gatti e altri animaletti viaggiano rigorosamente nelle gabbiette, il cane può sedersi comodamente di fianco a noi. Purché sia uno solo. Il codice della strada obbliga infatti a trasportare gli animali domestici, quando sono più di uno, nel vano posteriore al posto guida appositamente diviso da una rete o paratia. Una raccomandazione importantissima: non lasciare mai il cane chiuso in macchina da solo. Le insolazioni sono una minaccia terribile, anche mortale. Il cane non suda, se non sotto i cuscinetti. Quindi è molto più esposto di noi ai colpi di sole. Ricordate: basta un quarto d’ora perché la temperatura all’interno del veicolo raggiunga i 60° al sole e si crei una situazione drammatica.

Il viaggio in treno è più problematico, soprattutto per i cani di grossa taglia. Mentre gatti, uccelli e piccoli cani possono infatti viaggiare, in seconda classe, sulle ginocchia del proprietario, pagando il 60% del biglietto, per i cani di grossa taglia è necessario prenotare un intero scompartimento. Non solo. Oltre al biglietto, sempre ridotto del 40%, bisogna pagare circa 70.000 lire per la successiva disinfestazione antiparassitaria. Ma ci sono anche buone notizie: è stato abolito il divieto dell’agosto ‘96 di accesso a cani e gatti nei vagoni letto e, infine, dall’aprile ‘97 cani di piccola taglia e gatti possono viaggiare gratuitamente sui nuovi “Euro Star” ETR 460 e ETR 500.

Mete lontane o il desiderio di velocizzare gli spostamenti richiedono l’impiego dell’aereo. Pochi problemi. Prenotando, cani, gatti e altri animali di peso inferiore ai 10 kg possono viaggiare con i passeggeri, in contenitore. Non più di uno per volo, a meno che non siano dello stesso proprietario, o che il comandante, valutata la situazione, non decida altrimenti. Per i cani di peso superiore ai 10 kg il viaggio deve avvenire in stiva pressurizzata. In questo caso è necessario verificare, compagnia per compagnia, le norme previste per il contenitore. I costi variano: si va dalle 10.000 lire per i voli nazionali, all’1,5% della tariffa economica sui voli all’estero.

Raggiungere le isole non è proibitivo per i nostri animali. L’ospitalità sui traghetti varia, ma è garantita. Se avete l’auto l’animale può rimanervi tranquillamente dentro, soprattutto nei brevi tragitti. E’ necessario comunque informarsi presso le compagnie di navigazione: alcune consentono di portare il cane in cabina, altre obbligano a servirsi del canile di bordo o della gabbia. Il costo del trasporto si aggira sulle 20.000 lire. Severamente vietate, invece, le navi da crociera.

Le valigie sono pronte? Anche Fido e Micio reclamano uno spazio per il loro beauty case. Cosa deve contenere? Anzitutto gli oggetti di uso quotidiano: le ciotole per il cibo e l’acqua, l’eventuale lettiera, il collare (anche quello antipulci), il guinzaglio, la museruola, la sua cuccia portatile, la spazzola e qualche giochino, se gli è particolarmente affezionato. Indispensabile, e in molti luoghi ormai obbligatoria, la paletta per la raccolta delle deiezioni. Nello zaino per la montagna non deve mancare il siero antivipera, mentre se si prepara la sacca per il mare è bene portarsi anche lo shampoo e un asciugamano per i lavaggi dopo le nuotate. A parte alcuni medicinali di uso generico, antinfiammatori, antizanzare, disinfettanti, che potremo attingere dal nostro kit di pronto soccorso, non dobbiamo dimenticare la pastiglia preventiva antifilaria, da somministrare regolarmente ogni mese. In una tasca della sua valigia va senz’altro infilato il libretto sanitario, sul quale sono registrate le varie vaccinazioni, che è comunque sempre opportuno avere effettuato. In tal modo si potrà anche rassicurare i proprietari di alberghi, campeggi e residence che dovessero manifestare timori. I più previdenti avranno sicuramente già stipulato una polizza di responsabilità civile verso terzi. Questa pone i nostri amici al riparo dai danni che, più o meno volontariamente, dovessero causare in giro per il mondo. Oggi esistono anche polizze che coprono i rischi che corrono gli stessi animali domestici. Offrono il rimborso spese veterinarie e di pensione in caso di nostro ricovero, e l’assistenza medica 24 ore su 24. Sono le polizze “Amici di famiglia Securitalia” (n. verde 1678-20085) o “Animal’s Security” (tel. 02-96451170). Per l’accesso è obbligatoria però l’iscrizione all’anagrafe canina con tatuaggio o microchip, per poter identificare il cane. Di più: “Animal’s Security” e “Amex Broker Assicurativo”, con il programma “Veri amici” (n. verde 167-231528) forniscono informazioni turistiche, alberghiere, legali, di trasporto per viaggi con animali. Resta comunque importante assicurarlo anche se lo lasciamo in città o in pensione.

E fuori dall’Italia? Per viaggiare all’estero è necessario farsi rilasciare dal veterinario un certificato sanitario internazionale di buona salute dell’animale (visitato da non più di 6 giorni), vidimato dall’Ufficio veterinario dell’ASL. E’ praticamente sempre obbligatoria l’antirabbica, da somministrare almeno 20 giorni prima della partenza, mentre per alcuni paesi vigono restrizioni maggiori: Cipro, Gran Bretagna, Malta, Sudafrica, ad esempio, esigono periodi di quarantena. E’ quindi impossibile andare in vacanza in questi paesi con animali al seguito. Per altri, quali Argentina, Brasile, Messico, Turchia, bisogna richiedere il visto consolare. E’ consigliabile comunque telefonare prima a consolati o ambasciate del paese in cui ci si reca per evitare spiacevoli scoperte all’aeroporto. Ecco qui i numeri di telefono per tutte le informazioni necessarie all’espatrio.

EUROPA:      

Austria 02-4812937         

Belgio 02-29004755       

Cipro 06-8088365         

Danimarca 02-48008675       

Finlandia 02-7621191                     

Francia 02-6559131         

Germania 02-6554325         

Gran Bretagna 02-723001     

Grecia 06-8082030         

Islanda 02-55195397       

Lussemburgo 02-3319162   

Malta 02-70102237       

Principato di Monaco 02-48012038       

Norvegia 02-801139           

Paesi Bassi 48011723

Portogallo 02-66985230       

Russia 02-48706041       

San Marino 02-58301172 

Spagna 02-6570891

Svezia 02-8693971         

Svizzera 02-76009284       

Turchia 06-4871393         

Ungheria 02-48020374.

DESTINAZIONI INTERCONTINENTALI:     

Argentina 02-780454           

Australia 02-777041           

Egitto 02-29516360       

Canada 06-445981           

Israele 06-3611116         

Sudafrica 02-809036           

USA 06-46741

IL CAGNETTO DOVE LO METTO?

Ebbene sì. Tutti al mare. Tutti tranne lui. Abbiamo deciso di lasciarlo a casa. Naturalmente dobbiamo assicurarci che sia ben accudito. In assenza di “nonni” disponibili, valutiamo per tempo le alternative e scegliamo la più idonea al carattere del nostro animale. La pensione: la scelta non deve essere affrettata o affidata al caso. Visitiamo quindi preventivamente alcune pensioni in zona. Informiamoci sull’ampiezza dei box e sugli spazi che hanno per muoversi in libertà. Osserviamo gli altri ospiti per capire come sono tenuti. Controlliamo l’alimentazione e come viene suddivisa la razione-tipo giornaliera. E’ consigliabile, se per l’animale è la prima volta, verificare l’adattamento alla pensione qualche settimana prima della partenza, per sondare le “sue” reazioni. Si darà così all’animale la possibilità di abituarsi gradualmente alla nuova situazione, senza traumi improvvisi e con l’idea ormai acquisita che tornerete da lui. Si può iniziare con mezza giornata; poi, a distanza di una settimana, il “distacco” può salire a 24-36 ore. La settimana successiva, se Fido non ha mostrato segni di intolleranza, si potrà partire tranquilli. Le tariffe delle pensioni variano anche a seconda della taglia del quattrozampe e vanno dalle 15.000 alle 35.000 lire al giorno. Indirizzi di pensioni per cani e gatti, oltre che da veterinari, ASL locali e ambienti specializzati (negozi pet, toelettatori, ecc.), si possono trovare sulle Pagine Gialle sotto la voce “animali domestici - pensioni”. Anche la guida cinofila “Dog & Dogs”, come segnalato, ha una sezione dedicata a tali strutture. Spesso sono i negozi per animali a offrire la pensione. Attenzione: mai consegnare il vostro animale ad un negozio senza avere verificato dove viene poi portato. Meglio accompagnarlo noi direttamente alla pensione. Si eviteranno possibili fughe o smarrimenti nella fase del trasporto, come capita purtroppo qualche volta.

Se però, giustamente, il pensiero di metterlo in pensione non ci va a genio, è bene trovare un dog sitter che si prenda cura del nostro “pet” mentre noi non ci siamo. Non è difficile procurarsene uno. Può essere un amico, un parente, un vicino di casa, il portinaio: insomma qualcuno di cui ci si fida che vada a dargli da mangiare e da bere e lo porti in passeggiata durante la nostra assenza. Ma si può anche cercare un dog-cat sitter professionista, che spesso garantisce la custodia per diversi giorni. In questo caso è utile cercare di conoscerlo prima, spiegargli bene le “esigenze” del paziente e prendere accordi precisi. Gli annunci si trovano presso gli ambulatori veterinari, quasi in tutti i negozi  per animali o nelle bacheche universitarie. A Roma c’è un’agenzia apposita per gli animali: Master Dog. Fra vari altri servizi a pagamento, offre anche quello del dog e cat sitter. In caso di lunghe assenza è in funzione anche un servizio di “affidamento”, una specie di pensione casalinga: cani e gatti saranno ospitati in famiglie selezionate. Master Dog si trova allo 06-58202122 o, 24 ore su 24, allo 0335-8021321.

Le associazioni di volontariato, infine, nel tentativo di debellare la piaga dell’abbandono, si fanno in quattro per fornire supporti operativi a proprietari di animali. Ecco quindi nascere “Zampamica”, una linea telefonica della Lega Nazionale per la Difesa del Cane. Con una chiamata si ottengono suggerimenti qualora non si sappia come gestire il proprio quattrozampe durante l’estate. Al numero telefonico 0172-431287 è possibile chiedere informazioni sugli alberghi che, regione per regione, accettano volentieri di ospitare i nostri amici quattrozampe. La Lega del Cane ha a disposizione anche un aggiornato elenco di pensioni per animali. Un servizio simile è stato creato anche dall’associazione “Gaia Animali & Ambiente”: si chiama “Pluto, il telefono amico degli animali”. Fornisce informazioni su come viaggiare con le bestiole, possiede un elenco di alberghi che accettano quattrozampe, ha raccolto gli indirizzi di un centinaio di pensioni per animali sparse sul territorio nazionale, molte delle quali al mare. “A chi ci chiede gli indirizzi di pensioni per animali perché non trova alberghi disponibili”, spiega la volontaria di “Gaia” Valentina Verga, “consigliamo di portare il cane con sè e prenotare la pensione nel luogo di villeggiatura: così almeno durante il giorno il quattrozampe potrà stare con la famiglia, per tornare in box solo la notte”. Il servizio informativo di “Gaia” è gratuito, ma l’associazione chiede un contributo per l’enorme dispendio di energie che tenere in vita la linea ha richiesto e tuttora richiede. Il numero di telefono è 02/86463111. “Non dimentichiamo però”, conclude Valentina, “che la pensione può funzionare per il cane ma è sconsigliabile per il gatto. Il micio viene infatti tenuto in gabbietta praticamente per tutta la durata della nostra vacanza, senza possibilità di sgranchirsi... le zampe. Non è piacevole. I gatti, attaccati al loro territorio più dei cani, è bene che stiano a casa loro piuttosto che finire in pensione. Un buon catsitter, che porti cibo, acqua e pulisca la lettiera, non è difficile da trovare: spesso il custode, con una buona mancia, torna utilissimo”.

MARE, MONTAGNA, LAGO

Ce l’abbiamo fatta. Siamo in vacanza e siamo riusciti a coinvolgere anche il nostro quattrozampe. Finalmente un momento privilegiato in cui gioire della sua compagnia spensierata e gioiosa. Mentre per gatti e altri animaletti da compagnia la vacanza è solo un cambiamento di ambiente, per il cane è diverso. Mare, montagna, campagna: per Fido non è importante dove ci si reca, quello che conta è la vicinanza del padrone e l’occasione di poter godere di maggiori attenzioni e contemporaneamente di libertà. In queste occasioni i cani spesso si lasciano trasportare dall’euforia, che li porta a non avere la percezione del pericolo ed a mettersi in situazioni rischiose. Al proprietario quindi il compito non solo di accudire e far divertire il proprio animale, ma di stare all’erta e prevenire eventuali incidenti. La montagna offre sicuramente le migliori occasioni per il nostro cane di svagarsi e godere della possibilità di scorazzare libero per boschi e prati. E’ sempre bene far praticare per tempo la vaccinazione antirabbica, anche se in realtà nei boschi il maggior pericolo sono gli agguati delle vipere. Spaventate o disturbate dai quattrozampe ficcanaso reagiscono attaccando. E sono dolori, anche mortali. Nel caso è indispensabile recarsi immediatamente da un veterinario. Le passeggiate in campagna nascondono invece minori insidie. Occhio alle spighe delle graminacee che nel periodo estivo, una volta secche, hanno la tendenza ad attaccarsi al pelo del cane e ad infilarsi in ogni parte del corpo, in modo particolare nelle orecchie, provocando infiammazioni e la necessità di intervenire per l’asportazione. Fiumi e rogge sono appetitosi per i nostri cani che non esitano a tuffarvisi. Facciamo attenzione, però. Le rive si presentano spesso scoscese, rendendo difficoltosa l’uscita dall’acqua. Non di rado sono presenti forti correnti in grado di trascinare velocemente lontano il malcapitato che imprudentemente vi si è immerso. Certo al mare o al lago  un cane mattacchione può dare il meglio di sè. Cane e acqua formano un binomio spettacolare. Il bagno con l’amico quattrozampe si trasforma sempre in una festa, un gioco irresistibile. Ma anche qui ogni gioco ha le sue regole. Da tenere a mente prima del grande splash per evitare alcuni inconvenienti. Salvo divieti per inquinamento o per la particolare pericolosità del luogo, laghi, fiumi e ruscelli sono indicatissimi per consentire a Fido di  fare il bagno. Con un po’ di buon senso: tenere sempre presente che l’acqua di laghi e fiumi è spesso molto fredda. Un bagno troppo lungo può provocare fastidiose diarree. Altra raccomandazione: qui non c’è il sale. Quindi si galleggia meno rispetto all’acqua di mare. Sono vietate allora le traversate a nuoto: il cane rischia di annegare facilmente. La meta preferita dai vacanzieri che sfidano code, traffico e “carnaio” è comunque il mare. Tutti al mare, allora. Già, ma dove portare Fido a fare il bagno? Le spiagge italiane sono spesso per lui off limits. Quasi impossibile trovare un pezzetto di spiaggia non vietato. Subentrano allora il buon senso e la consapevolezza che non tutti apprezzano avere come vicino di ombrellone  un ammasso di peli che si “scrolla” l’acqua di dosso, scava grandi buche nella sabbia diffondendola ovunque e, non ultimo, marca ogni angolino con i suoi bisogni. Meglio quindi recarsi nelle spiagge libere meno affollate, evitando le ore di punta. Allora la mattina presto o la sera sono gli orari ideali per una corsetta in spiaggia e un tuffettino in acqua col proprio cane. Per igiene e correttezza è importante  essere sempre muniti di sacchettino e paletta per la raccolta delle eventuali deiezioni. Slalomando tra divieti e bagnanti intolleranti abbiamo finalmente raggiunto la spiaggia. A questo punto dobbiamo anche qui porre attenzione ad alcune insidie. Anzitutto non scordiamo che anche il cane può scottarsi. Dove? Può abbronzarsi sulla pancia, sulle orecchie, sul naso, punti in cui è meno protetto dal pelo. Capita ai cani con la pelle rosata. Anche per loro una crema solare protettiva è un’ottima prevenzione. E il pelo? Ricordiamo sempre di sciacquare con acqua dolce il nostro Fido. E’ importante perché il pelo e la pelle gli si seccano con la salsedine. Il pelo diventa fragile e si spezza. Questo vale soprattutto per i cani a pelo lungo, che sarebbe dunque meglio tosare prima di recarsi al mare. Sabbia e salsedine possono infastidire anche gli occhi, se vi penetrano, creando infiammazioni. E’ tuttavia sufficiente sciacquare gli occhi con acqua dolce o eventualmente acqua borica.

 

E GLI ALTRI ANIMALI?

Pesci, canarini, pappagalli, cavie: come affrontano il viaggio verso la villeggiatura? “Alcuni animaletti preferirebbero rimanere a casa”, risponde il veterinario milanese Fabio Borganti. “Gli uccellini, ad esempio, sono poco impegnativi: hanno bisogno solo di acqua, cibo e un po’ di insalata verde. Così possono essere curati facilmente da un vicino, un amico o un nonno rimasto in città. Ma deve essere una persona affidabile”. C’è anche un’altra soluzione: alcuni negozi specializzati nella vendita di uccelli pregiati fanno da “albergo” ai volatili nel caso di nostre assenze prolungate. Basta mettersi d’accordo in tempo con i negozianti. Se invece si portano gli uccelletti con sè è necessario che la gabbietta sia coperta con un panno, per non spaventarli durante gli spostamenti, e che sia sistemata in modo da non subire scossoni. Quest’ultima raccomandazione vale anche per cavie, criceti e roditori vari: l’ultima cosa che chiedono è di essere sballottati come semplici valigie. Non si tratta mica di un paio di braghe! Cerchiamo di evitare a questi esserini un viaggio in stile “odissea”. Stesso discorso per ciò che riguarda i rettili: l’importante è che durante il trasporto la scatola che li contiene sia chiusa ben bene, per evitare fughe non programmate e poco piacevoli. E i pesci? “Dipende da quanto tempo si sta via”, spiega Borganti. “Molti acquari, anche semplici, sono dotati di mangiatoie automatiche e di timer per la luce. In questo caso si può stare tranquillamente assenti per una settimana intera”. Dopodiché qualcuno deve ricaricare il cibo. “Alcuni negozi fanno anche da pensione per pesci marini, cioè per pesci di un certo valore. Ma naturalmente ciò ha un costo.” Il classico pesciolino rosso, invece, può essere assistito, dopo le necessarie e precise direttive, anche da un custode. “Anche perché sinceramente”, conclude Borganti, “è sconsigliabile portarselo in giro in un sacchettino di plastica”. Buon viaggio, dunque. E buone vacanze a tutti, compresi gli amici di penna, ala, pinna e zampa.


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