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Aiutare un cane. Si puo'. Adozioni a distanza: un affido simbolico per aiutare chi aiuta gli animali.
Come aiutarli? Adottandoli a distanza. E' la formula adatta a chi vuole dare una mano ai cani abbandonati e, per i motivi piu' svariati, non pu˜ portarsene a casa nemmeno uno. Quanti bambini chiedono ai genitori un amico quattrozampe e non riescono a convincerli? Le motivazioni sono sempre quelle: la casa e' piccola, gli animali hanno bisogno di cure, non si sa a chi lasciarli quando si va in vacanza. Ecco allora l'idea ingegnosa, una formula che piace sempre di piu'.
Si pu˜ cos“ scegliere Litz, 4 anni, bel pastore tedesco abbandonato in autostrada, oppure Nerino, 3 anni, tipo volpino, e cos“ via. Poi si invia un contributo mensile di 30.000 lire: in cambio si riceverˆ un attestato di adozione con la foto del proprio "protetto", con il nome e la storia della sua vita, oltre alla corrispondenza che regolarmente aggiorna il "padrone a distanza" sulle novitˆ. Ma c'e' di piu'. L'adottante a distanza pu˜, se vuole, recarsi al rifugio, di solito il sabato pomeriggio, e portare a spasso la bestiola che mantiene. Un modo simpatico per conoscersi meglio e stringere amicizia. Qualche volta succede pure che, dopo pochi incontri, il padrone a distanza si innamora e si porta a casa per sempre il cagnolino. Non e' indispensabile che finisca sempre cos“. L'adottante a distanza non ha doveri se non il versamento mensile, che pu˜ sospendere quando vuole. Edgar H. Meyer
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Qui sopra, Marianna Lutz, titolare e gestore del curatissimo canile scelto da GAIA per le ADOZIONI A DISTANZA, alle prese con i suoi trovatelli.
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