"Far West delle biotecnologie", le parole usate dal presidente uscente della Commissione Bioetica, Giovanni Berlinguer. Alla Cornell University hanno creato un "utero artificiale" capace di sviluppare 'vita' con cellule di donne, a cui sarebbero gia' riusciti ad "aggrapparsi" alcuni embrioni. Nel contempo, il dipartimento biomedico del MIT ha clonato per la prima volta un topo impiegando solo una cellula adulta (dal sistema immunitario). E in Giappone nasce 'Copycat', il primo felino ufficialmente nato in laboratorio da pratiche di clonazione. Le possibili applicazioni di un 'utero artificiale' Sarà possibile:
Senza dubbio gli scienziati sono mossi da intenti ideali, senza dubbio lo scopo dei ricercatori e' quello, ufficialmente dichiarato, di "migliorare la comprensione dei meccanismi del concepimento" umano ed animale. Peccato che tutte le applicazioni PRATICHE di una simile ricerca siano altamente discutibili, se non repellenti, che si sollevino obiezioni etiche radicali, e che, guarda caso, la produzione di cellule staminali e la sperimentazione su animali transgenici sono entrambe suscettibili di scatenare interessi commerciali di rilevanza globale. S.C. | Back
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