Clima. I compromessi ci sono, le emissioni di gas-serra pure.

11 novembre 2001. Conferenza sul Clima in Marocco.

La conferenza di Marrakech (10-11 NOVEMBRE 2001) sul CLIMA ha registrato un'adesione di massima anche delle riluttanti Giappone, Russia e forse perfino USA ai principi del benedetto Protocollo di Kyoto.

Forse si potra' giungere addirittura a un Trattato internazionale, quindi vincolante.

A che prezzo?

Ulteriore allentamento dei vincoli - entro il 2012 i cinquanta paesi piu' industrializzati dovranno ridurre appena del 5,2% le loro emissioni. Per il Giappone decisiva la riduzione delle pretese 'ecologiste'. Per la Russia, e' stato addirittura necessario concedere un "bonus": per la contabilita' ambientale, le sue foreste avranno un tasso d'assorbimento del Co2 raddoppiato. Cioe' si fara' finta che le loro foreste asssorbano piu' anidride carbonica, concedendo dunque alle industrie russe di inquinare maggiormente. Gli USA, che stanno ancora a guardare (e che da soli producono il 25% dei gas nocivi emessi globalmente), si stanno pero' ammorbidendo.

Secondo Philip Roch, direttore dell'Ufficio federale svizzero dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), gli esiti della conferenza di Marrakech sul clima sono "piuttosto magri". Roch, uno dei mediatori del simposio, ha dichiarato all'ATS che il testo finale e' minimalista in quanto i risultati dei lavori preparatorii dell'Aja e di Bonn risultano indeboliti. L'alto funzionario ha comunque sottolineato l'importante passo per l'attuazione del protocollo di Kyoto sui gas nocivi. Dal canto suo, la Svizzera intende ridurre dell'8% rispetto ai valori del 1990 le emissioni a effetto serra.

Matteoli: "Passo nella giusta direzione". Matteoli invece e' soddisfatto. Per Matteoli, ministro dell'Ambiente del governo Berlusconi, il compromesso tirato per i capelli "e' comunque un buon risultato dell'impegno dell'Europa unita. "Non e' piu' tempo di avere indugi in materia di cambiamenti climatici. Gli studiosi dicono che l'aumento della temperatura dovrebbe essere entro il 2010 da 2 a 10 volte superiore alla media del XX secolo".

Intanto pero' loro indugiano e si tergiversa. E si trovano scappatoie.

Noi invece facciamo nostre le parole del presidente del WWF svizzero, Rudy Bachtold: "Le catastrofi climatiche, inondazioni, scompensi meteorologici, si susseguono con regolarita'. Sotto accusa le ingerenze dell'uomo, i modi dello sviluppo. Ma i governi stentano a cambiare la rotta; tocca a noi correggerla. L'impegno di ognuno di noi a ridurre i consumi puo' portare entro breve a grandi riduzioni che permetteranno al clima di riprendere i suoi ritmi naturali".

S.C.

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