I mostri si possono brevettare.

10 ottobre 2001. La Corte di giustizia dell'UE ha respinto il ricorso presentato dai Paesi Bassi e appoggiato da Italia e Scandinavia contro l'applicazione della Direttiva sulla brevettabilita' delle forme viventi, nota come "Direttiva Frankenstein".

i paesi membri non potranno negare il rilascio di brevetti su procedimenti che coinvolgano cellule, piante, animali frutto di esperimenti di genetica avanzata.

I laboratori e gli istituti di ricerca potranno finalmente sperimentare ogni genere di incroci e manipolazioni genetiche, con la certezza di poter "brevettare" questa o quella nuova specie vivente ottenuta e, in primis, vedersi riconosciuta e protetta la "paternita'" - e in seconda battuta di poter progettare un profitto su di essa.

"Mostri", come li ha definiti.. chi? Qualche fanatico integralista degli animali? Jose' Bove'? Agnoletto e le tute bianche? No. Nientemeno che Ian Wilmut, il genetista scozzese padre della pecora clonata Dolly, in un'intervista rilasciata al Corsera sei mesi fa ("basta con la clonazione, stiamo creando mostri").

Niente da fare. La Direttiva Frankenstein, bocciata dall'europarlamento nel '95 e approvata dai medesimi eurodeputati nel '98 (dopo "la piu' formidabile opera di lobbying mai vista nel parlamento", Ripa di Meana), puo' finalmente essere applicata senza ostacoli.

Qualunque esperimento puo' sfociare in un brevetto: animali transgenici, mutazioni indotte con radiazioni, incroci tra vegetali e animali, batteri e virus geneticamente manipolati... Magari anche qualche bella nuova variante dell'anthrax, del germe dell'antrace.

Tutto, tranne i procedimenti implicanti clonazioni di cellule - dunque di embrioni - umani. Chi controllera' nei frigoriferi dei laboratori che non vi siano cellule umane? Nessuno.

L'argomento meritera' ulteriori approfondimenti. Il team di GAIA e' all'opera.

S.C.

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