Oggi la gamma di prodotti del commercio equo e solidale e' vasta ed appetitosa.

Nelle Botteghe Altroconsumo si trovano caffe', cacao e biscotti per la prima colazione. Ma non solo.

Per pranzo, occhieggiano dagli scaffali molte varieta' di pasta e riso. Con uno stuzzicante tocco d'esotismo.

Ecco i fusilli BIO, ad essiccazione lenta, prodotti in Italia senza trattamenti chimici e arricchiti con farina di quinoa. La quinoa un vegetale della famiglia degli spinaci, un alimento delle popolazioni andine (cresce ad alta quota), ricchissima di elementi nutritivi. Colore e consistenza, sono identici, il profumo e' lievissimo, la cottura identica a quelli Barilla.

Si trova anche riso da ogni parte del mondo, come l'"indica", proveniente dall'Ecuador, o il riso indiano, salse e condimenti.

Poi, molte delicatessen, tra cui le Perlitas e le Cik, arachidi e nocciole ricoperte di cioccolato.

Consigli amichevoli? Segnaliamo qui, per la loro bonta', due prodotti. Uno e' il "te' dall'India" - agricoltura biologica - aromatizzato al mango. Il profumo e' dolcissimo e persistente, l'aroma e' delizioso e non ha il retrogusto amaro dei te' "inglesi". Ottimo.

L'altro e' la confezioncina di cacao del CTM-Altromercato.

E' "fair trade". E' biologico, prodotto senza diserbanti, concimi e pesticidi. E' poco calorico, perche' e' cacao magro, ma ricco di sapore (non e' trattato industrialmente). Siamo sicuri che non e' transgenico, ne' addizionato con emulsionanti OGM. Fa bene, perche' le virtu' positive del cacao e del cioccolato sono note a dietologi e nutrizionisti. Insomma, quando lo inscatoleranno in cartoncino riciclato (ancora non ci sono arrivati) potremo dire: e' un prodotto perfetto, e' l'elisir, il bene inscatolato!

Ecco perche' affermiamo che tali prodotti sono piu' buoni.

Lo sono in tutti i sensi. Il nostro messaggio e': il cibo deve essere buono. Buono, pero', non solo per le papille gustative. Deve essere buono per il nostro stomaco e per il nostro organismo, non contenere sostanze dannose. Dev'essere buono e gentile anche con l'ambiente, i processi produttivi devono rispettare l'ecologia. Buono per gli animali, che ci donano i loro frutti - dunque non devono implicare maltrattamenti e sofferenze. E, anche, buono per i contadini e i lavoratori.

In questo modo conterra' non solo intatti i nutrienti e le vitamine. Avra' anche le vitamine della coscienza pulita.

Stefano Carnazzi

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