Internet in Africa, oltre il digital divide con i fatti

di Stefano Apuzzo
Sabato, 25 gennaio 2003

Internet for Africa (estratto del Progetto presentato da Amici della Terra Lombardia e Gaia, animali & ambiente, Onlus)
Oltre il "digital divide", casi concreti di trasferimento tecnologico: "L'Africa in Rete".

Il Progetto intende favorire l'autosviluppo di un paese africano, il Gabon, nel rispetto del contesto ambientale e sociale, proponendosi come stimolo di valorizzazione delle culture, delle risorse e delle economie locali. Il Progetto mette in pratica i principi enunciati e sottoscritti in diversi Accordi e trattati internazionali, tra cui il recente "Summit della Terra" di Johannesburg, il G8 di Genova del 2001, che nel comunicato finale, conferma "l'impegno del documento di Dakar per la diffusione universale dell'istruzione elementare entro il 2015" e sottolinea, con l'attivazione della task force sulle opportunita' digitali (dot.force), di voler "perseguire l'obiettivo di estendere l'utilizzo delle tecnologie informatiche e della comunicazione (ICT) per la formazione degli insegnanti nei paesi in via di sviluppo", affermando di "sostenere un piano di azione per colmare il gap digitale tra paesi ricchi e poveri".
Le peculiarita' del Gabon consentono il piu' agevole monitoraggio, verifica e controllo sugli step attuativi del Progetto e consentono di realizzare una case history riproducibile negli altri paesi africani. L'area del Gabon interessata dal progetto mantiene tutte le caratteristiche e le esigenze dei paesi in via di sviluppo ai fini di un necessario sostegno alla formazione, alla crescita ed all'economia.
La collaborazione con la ONG gabonese "Brain Forest", regolarmente iscritta negli Albi delle associazioni di volontariato del Gabon ed attiva dal 1995, garantisce il partnerariato del paese oggetto dell'intervento. La ONG "Brain Forest" e' al momento impegnata, con il Governo gabonese, in un progetto per la tutela e la valorizzazione di un'area naturale di foresta tropicale sul fiume Ivindo. Tale collaborazione ha portato alla nascita di una apposita Fondazione per la realizzazione del progetto, con il coinvolgimento di istituzioni governative e scientifiche nazionali, internazionali ed il supporto di esperti e volontari italiani (tra cui il Prof. Gustavo Gandini, docente presso la Facolta' di Medicina Veterinaria dell'UniversitÝ degli Studi di Milano e lo SDA Bocconi).
Al Progetto "L'Africa in Rete" hanno dichiarato il proprio interesse, in un ottica di collaborazione anche il Consorzio Ecoqual'It - Federinformatica e lo SMAU
Il contesto ambientale, economico, sociale dell'intervento.
Lo Stato africano del Gabon, dove si sviluppa l'intervento, affaccia sull'Oceano Atlantico del Golfo di Guinea e si trova esattamente sulla linea dell'Equatore.
Il Gabon e' noto nel mondo per avere ospitato, a Lambarene', le attivita' umanitarie e mediche del Premio Nobel, Albert Shweitzer e per essere stata esplorata dal grande viaggiatore francese, di origine italiana, Pierre Paolo Francois Camille Savorgnan de Brazza'.
Francofono, ritenuto politicamente stabile, ricoperto di foreste pluviali per l'85% del territorio nazionale, con una densita' di popolazione per Kmq di 4,7 persone e circa 1 milione 100.000 residenti (ai quali si aggiunge un numero variabile di lavoratori immigrati dai vicini Paesi centro africani). Il reddito procapite lordo annuo era, nel 1992, di 2.960 dollari USA. La stabilita' politica, la convivenza civile tra diverse etnie ed il relativo benessere (rapportato agli altri Stati dell'area), tipico di un paese ad economia in via di transizione, consentono di sviluppare il Progetto per poi proporlo, come positiva esperienza di cooperazione internazionale, ad altre nazioni africane, ad altre istituzioni internazionali ed imprese tecnologiche.
Le peculiarita' naturalistiche del Gabon, ed in particolare dell'area interessata dal Progetto, sono rare e la loro fruizione per scienziati e ricercatori occidentali, diventa unica in un contesto di area che vede stati africani dilaniati da guerre civili, banditismo, miseria cronica, instabilita' e conflitti etnici, anche se in parte avviati a soluzione con i recenti accordi di pace sottoscritti in Sud Africa (e' il caso di Congo, Repubblica Democratica del Congo, Rwanda, Burundi, Cameroun, etc.).
Ricca e peculiare, in taluni casi endemica, la presenza di animali e primati. Nel 1984 nelle foreste centrali del Paese venne scoperta una nuova scimmia, il cercopitecus solatus. Oggi il Gabon risulta abitato da circa 35.000 gorilla di pianura (decimati, anche a causa della decennale guerra, nel vicino Congo e in Rwanda), 64.000 scimpanze', 50.000 elefanti di foresta, 8.000 specie di piante di cui il 19% endemiche. Dieci anni fa vennero scoperte 10 nuove specie di pesci "magnetici", Mormyridae, che si orientano con sensori magnetici, di cui 4 endemici. Erica Mc Shane Caluzi, ex responsabile di un progetto del WWF in Gabon, affermo' che "ad ogni spedizione per il censimento della flora sono scoperte nuove specie vegetali". Tra le varieta' botaniche vale la pena di ricordare due specie endemiche: la corteccia della Artabotris, usata per curare il morbo di Parkinson e la radice di Iboga, sperimentata negli USA per curare la dipendenza da eroina.
Il Gabon e' il Paese ideale per lo sviluppo di un turismo sostenibile e scientifico, attento e rispettoso della natura e delle culture locali. Il Paese necessita anche di consulenza strategica e confronto con esperienze avanzate europee relative alla gestione compatibile ed efficiente dei rifiuti urbani, speciali e tecnologici (specialmente la capitale, Libreville, che manca di una politica sui rifiuti).
Il luogo e la durata dell'intervento.
Oltre alle ricadute positive previste nella capitale, Libreville, il Progetto si inserisce in una realta' unica dal punto di vista ambientale e naturalistico (Gabon nord-orientale: Makokou, Loa Loa, Fiume Ivindo, cascate della Kongou e della Mingouli'), con presenze faunistiche e floristiche quali-quantitative di elevato valore di conservazione ed in una citta' (Libreville) con un vivace tessuto socio-economico che gode di una stabilita' politica e tranquillita' non frequenti nel Continente africano.
Gli interventi del Progetto andranno a beneficio delle organizzazioni non profit operanti in queste realta', che anche grazie alle caratteristiche appena descritte, consentono un agile controllo, monitoraggio e verifica dei risultati.
Nella zona compresa tra Makokou, il villaggio di Loa Loa e le cascate della Kongou-Mingoul| sono in corso progetti di tutela ambientale e sviluppo di attivita' di turismo sostenibile e ricerca scientifica di grande interesse, che godono dell'attenzione e dei finanziamenti internazionali e dell'Unione Europea. L'istitut de Recherche en Ecologie Tropicale (IRET) di Makokou, nella riserva della biosfera Ipassa- Unesco, ha da poco ricevuto un finanziamento europeo per il rilancio e la valorizzazione delle proprie attivita' scientifiche. L'area di Loa Loa, fino alle cascate della Kongou e della Mingoul|, lungo il grande fiume Ivindo sono interessate da un progetto di tutela, valorizzazione e sviluppo sostenibile intitolato "Trust the Forest", promosso da un consorzio di fondazioni gabonesi, italiane e americane, nato nel 2000 su suggerimento dello stesso Governo del Gabon, e al quale partecipano alcune aziende italiane e lo SDA-Bocconi. Quanto descritto evidenzia come il Progetto "Africa in Rete" si inserisce in un contesto socio-ambientale vivace, di valorizzazione e creazione di reali e durature opportunita di lavoro per le popolazioni locali e per la salvaguardia delle risorse naturali. Le caratteristiche dell'area interessata al Progetto e dell'intero Gabon, consentono il monitoraggio costante e la misurazione dei risultati economico-ambientali ottenuti.

La controparte locale, i partner italiani, internazionali e locali
Le Associazioni ambientaliste, umanitarie ed ONG promotrici del Progetto sono Amici della terra Lombardia, Gaia, animali & ambiente di Milano e Brain Forest Gabon.
Il Progetto biennale si sviluppera' a favore di realta' operative a Libreville e Makokou, Gabon. Queste realtÝ sono coordinate dalla ONG gabonese "Brain Forest", la quale ha predisposto, insieme al WWF Gabon, un progetto per attivare a Libreville ed a Makokou dei "Green Internet Point" per l'istruzione ambientale e la formazione alle attivita' di tutela ed economiche connesse alla salvaguardia del patrimonio forestale e faunistico. L'intervento previsto dal Progetto "Africa in Rete" supportera' queste progettualita' locali che non trovano attuazione per mancanza di fondi e di mezzi.
Beneficiari diretti ed indiretti
Il progetto "Africa in Rete" si prefigge di fornire l'ausilio hardware e tecnico necessario a piu' gruppi di volontariato, non profit e studenti della capitale del Gabon, Libreville e della cittÝ di Makokou, al fine di consentire il proseguimento, la valorizzazione e la diffusione delle attivita' di informazione, messa in rete della comunicazione, dibattito e interventi a favore della difesa e valorizzazione del patrimonio naturale-forestale del Paese, della creazione di opportunita' per i giovani e le famiglie che abitano le zone piu' periferiche del Gabon (Makokou, Loa Loa e Ovan). Il Progetto mira a creare le strutture necessarie per queste associazioni di volontariato per la comunicazione rapida e veloce tra centro e periferia e per la messa in rete di informazioni, esperienze e necessita'. La comunicazione dei bisogni dalla periferia al centro e la trasmissione delle idee e delle proposte dal centro, sede di Universita', scuole, Istituti scientifici, verso la periferia, offre un contributo concreto alla democratizzazione della societÝ africana ed al contempo consente di soddisfare bisogni e necessita' elementari e fondamentali.
Un esempio puÚ rendere l'idea dell'importanza di questo canale di comunicazione interattivo (periferia-centro-mondo e viceversa): alcuni villaggi periferici necessitano di determinati medicinali (antimalarici, antidissenterici, antibiotici, di strumenti sanitari come lettini da parto o anche di materiali educativi): la "catena di Sant'Antonio" digitale puo' consentire ad associazioni di volontariato di Milano, italiane ed altre realta' del mondo industrializzato di soddisfare le richieste ed inviare il materiale necessario ai villaggi africani. L'Associazione Brainforest Gabon della capitale ricevera' i beni richiesti e provvedera' a recapitarli con i mezzi adeguati (fuoristrada e piroghe) alla periferia. In pochi giorni e' possibile soddisfare una richiesta rimasta, e destinata altrimenti a rimanere, inascoltata per anni. Con la comunicazione tramite web e' possibile far giungere in tempi accettabili materiali e strumenti necessari, ma anche trasferire conoscenze, esperienze e know how relative allo sviluppo del turismo sostenibile e della gestione del problema dei rifiuti nelle citta'. Grazie a queste interazioni e sinergie il Progetto e' "integrato", perche' la comunicazione e gli strumenti dell'Information technology non possono e non sono un fine bensi' un mezzo, che deve contribuire a soddisfare dei bisogni essenziali.
Obiettivi generali del Progetto e risultati da conseguire
Obiettivi generali.
I Paesi africani con un sistema di istruzione obbligatorio e relativamente sviluppato, come il Gabon, consentono la creazione di una nuova classe dirigente, giovane, laboriosa, innovativa, lontana dagli schemi burocratici e dal sistema di corruzione che caratterizza molte societa' africane.
Sviluppare l'innovazione tecnologica, consentire con i mezzi dell'Information Communication Technology necessari, la circolazione delle idee, della cultura, il confronto, l'approfondimento, l'aggregazione, l'associazionismo, la mobilitazione civile, lo sviluppo economico, rappresenta un incentivo per la futura classe dirigente africana a formarsi nei propri Paesi, non abbandonando la realta', ma anzi vivendola con le necessarie risorse per mantenersi costantemente aggiornati ed in contatto con il mondo avanzato.
La societa' civile africana, il mondo del volontariato e dell'associazionismo, in rapido fermento negli ultimi anni, puÚ rappresentare il cambiamento ed il futuro di un continente diverso, autonomo, progredito, consapevole del proprio patrimonio di cultura e natura da difendere e valorizzare, anche a fini economici duraturi. Gli studenti, le ONG e la societÝ civile africana, cresciuta anche grazie alle nuove tecnologie dell'informazione, possono costituire il reale motore di una nuova classe politica che offre prospettive e futuro ai popoli ed agli Stati africani.
Questa potenziale nuova classe dirigente, aperta, innovativa, onesta, non puÚ prosperare senza il supporto degli strumenti della moderna comunicazione ed informazione. Intervenire concretamente per ridurre il "digital divide" significa prima di tutto fornire alla societa' civile, a costi accessibili, gli strumenti informatici, senza i quali, una intera generazione rischia di restare nell'analfabetismo informatico.
Obiettivi specifici.
Il Governo del Gabon ha, in diverse occasioni, dimostrato di sapersi confrontare con le nuove istanze provenienti dalla societa' civile, relative, ad esempio, alla valorizzazione e tutela del patrimonio naturale e forestale, allo sviluppo di opportunita' della farmacopea tradizionale e del turismo eco sostenibile.
A queste attivita', dai risvolti economici significativi, la diffusione di Internet in Gabon puÚ fornire un volano decisivo. Nell'area periferica interessata dal Progetto, le attivita' di raccolta di piante con principi farmacologici, l'accompagnamento di turisti e le missioni scientifiche occidentali costituiscono l'unica opportunita' di introito economico (fatti salvi la caccia, la pesca, l'agricoltura rudimentale ed il commercio dei prodotti di caccia e pesca, spesso illegali).
A titolo di esempio, validi farmacologi locali, come il Prof. Jean Noel Gassita, possono rendere disponibile il frutto del proprio lavoro e delle proprie ricerche in Internet, attivando un circolo economico ed uno scambio di conoscenze virtuosi.
In piu' occasioni si e' discusso, sui media occidentali, del ruolo della farmacopea naturale e delle foreste equatoriali, soffermandosi sugli aspetti critici della ricerca e sul problema dei "pirati verdi", ovvero della sottrazione ai paesi poveri della ricchezza data dalla biodiversita' e dal piu' grande laboratorio farmacologico a cielo aperto: le foreste primarie pluviali.
Internet puo' rappresentare la "vetrina" virtuale del lavoro, dell'impegno e dei prodotti di tanti bravissimi medici, ricercatori e scienziati africani, che potranno cos| trovare anche una valorizzazione economica. In prospettiva, l'uso del web puo' supportare anche transazioni commerciali, bypassando qualsiasi intermediazione e raggiungendo gli obiettivi che oggi sono promossi dal commercio equo e solidale.
L'ausilio di Internet e la valorizzazione di questo patrimonio, ai piu' sconosciuto, favorirebbe anche forme di turismo etologico, scientifico e naturalista con evidenti benefici per l'economia delle popolazioni locali.
L'allestimento di un sito web in collaborazione tra le associazioni promotrici del Progetto e la sua implementazione, puo' contribuire allo sviluppo di un turismo sostenibile e di qualita' verso le zone interessate dal Progetto.
Il flusso turistico di qualita' promosso da Amici della terra Lombardia attraverso il sito web dedicato, consente di attivare meccanismi economici virtuosi di autosviluppo nelle zone interessate dal Progetto, dove e' possibile fruire di un turismo naturalistico unico nel suo genere.
Saranno monitorate e coordinate le possibili offerte da parte di tour operator, compagnie aeree, associazioni non profit ed agenzie di viaggi in Gabon che includano la zona interessata dal Progetto. Le offerte saranno rese disponibili in rete e promosse presso enti, istituzioni, agenzie, aziende, rappresentanze consolari potenzialmente interessate o competenti. La finalita' e' garantire un flusso, costante nei diversi periodi dell'anno di gruppi di turisti-escursionisti consapevoli ed amanti della foresta pluviale primaria e degli ecosistemi africani intatti. Questo flusso di turisti ecologisti dovra' garantire ai villaggi interessati dal Progetto opportunitÝ di lavoro e di sviluppo economico, costituendo un esempio positivo, otre che rispettoso dell'ambiente e della cultura locale, da estendere ad altre realta' del paese e del continente.

Il finanziamento del progetto e la fornitura dei fondamentali strumenti operativi identificati, dovra' trovare necessariamente sinergie e risorse per proseguire, per radicarsi e per allargarsi ad altre citta' e Paesi africani, coinvolgendo anche aziende e privati. Il progetto privilegia un approccio "dal basso", concreto e valorizza le risorse della societa' civile, con il consenso delle autoritÝ del Paese ospite, ma mantenendo carattere di piena autonomia. Le priorita' sono dettate dalla conoscenza della realta' sociale e del territorio da parte dei proponenti, impegnati con il Gabon in progetti di cooperazione e tutela dell'ambiente da oltre 10 anni. Le Universita' africane ed i gruppi di studenti organizzati, in contatto tra loro, devono diventare volano di una rapida diffusione e familiarizzazione con gli strumenti della moderna comunicazione.
Il Progetto ha carattere sperimentale, ma al contempo trova conforto in alcune esperienze gia' proficuamente realizzate a Libreville ed in Africa. In caso di documentato successo dell'iniziativa, i promotori del Progetto si adopereranno per l'estensione di questa esperienza e per ottenere la partecipazione ai successivi step ed alla sua estensione ad altri Paesi africani e latino americani, della Commissione europea, del Ministero dell'Innovazione tecnologica e di aziende ICT.

Risultati da conseguire.
In sintesi, il Progetto e' finalizzato al conseguimento dei seguenti risultati:
Fornire strumenti ed apparecchiature elettroniche, complete di programmi, alla ONG gabonese Brain Forest ed alle associazioni che con essa collaborano
Fornire il necessario supporto informativo e formativo sul corretto utilizzo e sulle potenzialita' degli strumenti e di Internet
Fornire alle Autorita' nazionali e municipali, dell'area interessata dal Progetto, gabonesi programmi, esperienze e know how di contenuti che si avvalgono dello strumento informatico, in merito alla gestione compatibile delle risorse ed alla valorizzazione del patrimonio naturale, alla gestione eco-compatibile dei rifiuti urbani e speciali, alla realizzazione di siti web per la promozione turistica e commerciale dei prodotti tipici della farmacopea e dell'artigianato locali
Creazione di un sito web per la promozione di un turismo sostenibile, culturale, scientifico e di qualita', in rete con significative realta' economiche internazionali
Soddisfazione di esigenze di collegamento materiale, oltre che virtuale, tra le realta' operanti nell'area interessata dal Progetto, attraverso l'acquisizione di fuoristrada e piroghe
La valutazione periodica dei risultati raggiunti e degli obiettivi realizzati sarÝ testimoniata attraverso interviste ai diretti ed agli indiretti beneficiari, testimonianze video e fotografiche che saranno periodicamente forniti a sponsor e finanziatori.
Strategie e metodologie di intervento
La strategia che e' alla base del progetto e' ispirata alla massima concretezza ed all'ottenimento di risultati visibili. Tutte le azioni previste dal Progetto sono studiate e saranno realizzate perche' necessarie e richieste dai diretti beneficiari dell'intervento, dalla realta' oggettiva del paese e dell'area interessata dal Progetto. Tutte le esigenze figurate nel Progetto nascono in loco. I promotori del Progetto sono essenzialmente progettisti. coordinatori, e realizzatori di interventi richiesti dalle realta' locali.
Le metodologie prevedono il consenso, la collaborazione e la partecipazione delle Autorita' centrali e locali del Gabon e la sinergia con ONG ed associazioni di volontariato locale.

I promotori del Progetto, realizzano il portale dedicato alla promozione e sviluppo del turismo eco-sostenibile, culturale, scientifico e di qualita' verso l'area interessata dall'intervento ed il Gabon.
Ricadute positive e permanenza dei risultati
Le ricadute positive del progetto sono state in precedenza evidenziate. La permanenza dei risultati e' data dalla fornitura di apparecchiature informatiche, dagli interventi ed alfabetizzazione informatica e dalla formazione di nuovi formatori locali. Saranno creati "Internet point" che dovranno trovare le risorse per poter, molto prima della fine prevista del Progetto, proseguire l'attivita'. Il know how fornito agli amministratori centrali e locali per la gestione compatibile dei rifiuti urbani e speciali consentira' di avviare a soluzione il problema, sempre piu' delicato, delle discariche non in sicurezza, con le conseguenze ambientali e sanitarie immaginabili.
Gli strumenti web ed informatici consegnati, messi a disposizione o appositamente realizzati nell'ambito del Progetto, consentiranno lo sviluppo di potenzialita' commerciali, turistiche, condivisione scientifiche e di sviluppo.
L'utilizzo dell'Information Communication Technology, contaminera' i giovani gabonesi e le ONG coinvolte nel Progetto, aumentando la capacita' e le potenzialita' di espressione democratica, divulgazione e confronto di idee della societÝ gabonese ed africana.
Il finanziamento del progetto e la fornitura dei fondamentali strumenti operativi identificati, dovra' trovare necessariamente sinergie e risorse per proseguire, per radicarsi e per allargarsi anche ad altre citta' e ad altri Paesi africani. Il progetto privilegia un approccio "dal basso", concreto e valorizza le risorse della societa' civile, con il consenso delle Autorita' del Paese ospite, ma mantenendo carattere di piena autonomia. Le priorita' sono dettate dalla conoscenza della realta' sociale e del territorio da parte dei proponenti, impegnati con il Gabon in progetti di cooperazione e tutela dell'ambiente da oltre 10 anni. Le Universita' africane ed i gruppi di studenti organizzati, in contatto tra loro, devono diventare volano di una rapida diffusione e familiarizzazione con gli strumenti della moderna comunicazione.
Il Progetto ha carattere sperimentale, ma al contempo trova conforto in alcune esperienze gia' proficuamente realizzate a Libreville ed in Africa. In caso di documentato successo dell'iniziativa, i promotori del Progetto si adopereranno per l'estensione di questa esperienza e per ottenere la partecipazione ai successivi step ed alla sua estensione ad altri Paesi africani e latino americani della Commissione europea, del Ministero dell'Innovazione tecnologica e di aziende ICT.
Fasi successive per l'ampliamento del Progetto.
Nella ipotesi di ampliamento del Progetto ad altri Paesi sara' necessaria la verifica e l'adattamento del business plan e delle disponibilita' economiche e della logistica. In una seconda fase operativa verranno definiti i paesi beneficiari del Progetto attraverso l'avvio di contatti con le rappresentanze diplomatiche finalizzati alla definizione di accordi di adesione e partecipazione.
Saranno altres| definiti i gruppi sociali e le ONG prioritariamente coinvolti nel Progetto (studenti universitari, associazioni non profit, centri di ricerca, scuole, ospedali etc.) e degli impegni che si assumeranno i Paesi beneficiari (liberta' di stampa, fruizione e navigazione dei servizi Internet, server liberi, garanzia di liberta' democratiche, trattamento eco-compatibile dei beni a fine vita, libera circolazione ed accesso dei formatori e degli addetti all'assistenza).
Saranno valutate e percorse ipotesi di partnership con compagnie aeree per spedizioni e trasporto dei beni informatici e degli addetti alla formazione, installazione-assistenza.
Elementi di visibilita' della partecipazione di sponsor e finanziatori.
I promotori coinvolgeranno nella presentazione pubblica del Progetto e dei risultati, testimonial che assicurano il riscontro mediatico ed attiveranno i propri uffici stampa per la massima collaborazione con testate tradizionalmente sinergiche (Quark, Telelombardia, Focus, Panorama, Corriere della Sera, L'Espresso, etc.).


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