di Stefano Apuzzo
Mercoledì, 25 dicembre 2002
E' una vera e propria rivoluzione per tutto il comparto industriale italiano, in particolare per quello elettronico, elettrico, della domotica e dell'informatica (hardware e consumabili).
Con la nuova normativa, i produttori dovranno organizzare e finanziare il sistema di recupero, raccolta, riciclaggio, gestione dei rifiuti Hi tech e provvedere alla progettazione di eco-design e prevenzione.
L'obiettivo di raccolta di rifiuti Hi-tech annuo per ogni cittadino europeo è di almeno 4 chili. I consumatori consegneranno (senza costi) i beni durevoli a fine vita presso i rivenditori ed il sistema di recupero e gestione eco compatibile sarà finanziato dai produttori (importatori e distributori). Il finanziamento del trattamento dei beni "orfani", ovvero di quelli immessi sul mercato prima dell'entrata in vigore della direttiva e i cui produttori non esistono pi÷, sarà a carico, condiviso, delle aziende presenti sul mercato.
Finanziamento
Per le nuove apparecchiature elettriche messe in commercio a partire da 30 mesi dall'entrata in vigore della Direttiva, viene confermato il principio della responsabilità individuale del produttore, anziché quello della responsabilità collettiva dei produttori.
Ogni produttore è responsabile del finanziamento delle operazioni connesse ai rifiuti dei suoi prodotti e deve fornirne una garanzia. Non è possibile esserne esentati.
Marcatura
Gli Stati membri dovranno garantire che i produttori siano chiaramente identificabili attraverso un marchio sull'apparecchiatura e tale marchio dovrà riportare la data alla quale l'apparecchiatura è stata messa sul mercato.
Raccolta
Gli Stati membri dovranno adottare misure appropriate per minimizzare l'invio in discarica dei rifiuti elettronici come rifiuto domestico indifferenziato e per raggiungere un grado elevato di raccolta separata di tale rifiuto.
In aggiunta, è stato definito un obiettivo impegnativo di raccolta, come chiesto dal Parlamento. Entro il 2006, gli Stati membri devono garantire una raccolta differenziata di almeno 4 Kg /anno da ogni famiglia.Alla fine del 2008 verrà stabilito un nuovo obiettivo.
Direttiva sostanze pericolose
A partire dal luglio 2006, le nuove apparecchiature elettriche non potranno pi÷ contenere mercurio, cadmio, bifenili plibromurati (PBB) ed
Di pari importanza la direttiva "gemella" (che procede contemporaneamente a quella sui RAEE) che obbliga a sostituire, dal 2006, alcune sostanze pericolose, come il piombo, il cadmio, il cromo, i polibromurati gli eteri difenil-plibromurati (PBDE).etc.
In questi anni il Consorzio Ecoqual'It ha promosso presso il pubblico, le istituzioni e le aziende del comparto tecnologico la conoscenza della Direttiva, istruendo i propri Soci su come affrontare le novità imposte dall'Europa.
Il responsabile comunicazione del Consorzio Ecoqual'It, Stefano Apuzzo, esperto di rifiuti tecnologici, ha dichiarato:
"Ogni cittadino europeo produce in media 20 kg di rifiuti hi-tech all'anno e le percentuali di aumento di questi rifiuti, sono tra il 16 ed il 28% entro i prossimi 5 anni.
Molti dei prodotti elettronici a fine vita potrebbero essere riutilizzati, aggiornati o riciclati, ma pi÷ del 75% è immagazzinato o buttato. I rifiuti tecnologici contengono moltissimi materiali diversi di cui una parte altamente pericolosa come piombo cadmio, mercurio, cromo, fosfori e polibromurati difenili".
"L'innovazione tecnologica e l'espansione del mercato accelerano il processo di sostituzione. Se negli anni '70 i computer nuovi duravano in media 10 anni, oggi questa durata si riduce a 4,3 anni in media e nel caso dei prodotti pi÷ innovativi e dei cellulari è di 2 anni", ha concluso Apuzzo ricordando come, per affrontare nella piena legalità ed eco-compatibilità il problema dei rifiuti Hi-tech, è anche nato il Consorzio Certo (Consozio Nazionale Eco-trattamento Rifiuto TecnologicO) che raggruppa gli Operatori del fine vita tecnologico qualificati secondo le recenti Linee guida CEI 308-2, alla cui estensione hanno partecipato anche esperti di categoria, oltre a quelli di Ecoqual'It..
Per informazioni 02.2101111 www.ecoq.it