Dossier SMOG.

Biossidi d'azoto. Come nascono.

Il biossido d'azoto (NO2) e' un gas marrone-rossastro, altamente reattivo, che si forma nell'ambiente attraverso l'ossidazione dell'ossido nitrico (NO). Il termine "ossidi d'azoto" (NOx) si usa per definire l'ammontare di NO, NO2 e altri ossidi d'azoto. I quali giocano un ruolo base nel formare l'ozono.

La principale fonte antropica di NOx sono i processi di combustione alle alte temperature, come quelli che avvengono nelle camere di combustione dei motori a scoppio, nelle industrie, nelle centrali termoelettriche.

Anche i riscaldamenti domestici producono sostanziose quantita' di NOx.


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Blocchi del traffico in tutta Italia, ai primi del 2002.

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Biocombustibili

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Effetti su ambiente e salute. Esposizioni di breve durata (cioe' meno di tre ore) a concentrazioni di NO2 quali quelle che possono riscontrarsi in un'area industriale possono portare a difficolta' respiratorie e a fastidi alle vie respiratorie (gola, trachea), a bronchi e ai polmoni, specie in individui con problemi respiratori pregressi. E aumento delle difficolta' respiratorie per i bambini da 5 a 12 anni.

Esposizioni a lungo termine portano a un aumento della suscettibilita' a infezioni respiratorie e possono causare alterazioni polmonari.

Le trasformazioni atmosferiche da NOx possono causare la formazione di ozono e particelle d'azoto (maggiormente nelle aree urbane) e tutto cio' aumenta i rischi per la salute.

Gli ossidi d'azoto contribuiscono alla formazione delle piogge acide. E a un ampia raggiera di effetti negativi sulla vegetazione, acidificazione dei corsi d'acqua, eutrofizzazione (crescita esplosiva delle alghe che porta a una diminuzione dell'ossigeno nell'acqua) dei mari, degli estuari e delle coste, e aumento del livello di tossine letaqli a pesci e vita acquatica.

S.C.

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Ossidi d'azoto
Il NO2 e' il prodotto di un processo fotochimico. Durante la notte, il traffico e' complessivamente modesto e l'ossido d'azoto non ha possibilita', mancando il sole, di trasformarsi in NO2.
Nonostante le varie precauzioni anti-smog esistenti, le citta' sono ancora fortemente esposte a episodi acuti di inquinamento e quindi all'esigenza di intervenire in questi casi con limitazioni della circolazione.
E' importante, in questi casi, che essi coprano la parte iniziale e centrale della giornata.
A differenza di quel che si fa nel resto delle grandi cittˆ, a Firenze per esempio si e' definito un tipo di intervento anti-smog a modalita' preventiva, che punta, cioe', a ridurre il livello di inquinamento (dovuto, fondamentalmente all'NO2) agendo in diretta sul suo formarsi: diminuendo le fonti di emissione nel momento critico, con un blocco moderato, quando esiste il rischio di raggiungere lo stato di attenzione (200 microgrammi per metro cubo di aria), con un blocco duro (fermando anche le auto catalitiche), quando si e' a rischio di allarme (400 microgrammi).
Ma molto ancora va fatto.

I SEI PRINCIPALI NEMICI DELLA NOSTRA ARIA:

- PM10 (polveri sottili)

- Monossido di carbonio (CO).

- Biossido d'azoto (NOx)

- Anidride solforosa (SO2).

- Piombo (Pb).

- Ozono (O3).

 

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