Salmoni quadrupli

Il primo salmone geneticamente modificato per il quale e' stata richiesta all'FDA l'autorizzazione all'allevamento e al commercio e' stato prodotto dalla A/F Protein Inc., con sede in Massachusetts (ma che ha sviluppato la creatura in Canada, in vasche confinate, nell'area di Prince Edward Island).

Il salmone Atlantico, ingegnerizzato un gene del salmone Chinook e con uno di un pesce oceanico (Macrozoarces americanus), a parita' d'eta' puo' divenire 3-4 volte piu' grande di un salmone normale.

Se l'immissione in commercio sara' autorizzata, solo il primo anno potranno essere venduta alle acquaculture americane e canadesi circa 15 milioni di uova.

Ricercatori della Purdue University in Indiana (Usa) stimano che 60 pesci fertili geneticamente modificati introdotti in una popolazione allo stato naturale di 60.000 potrebbe decimarla nel giro di 40 generazioni. E' quello che viene suggestivamente battezzato "effetto gene di Troia", l'ingresso di un elemento 'nemico' e aggressivo in una comunita' selvaggia impreparata.

A tutt'oggi non ci sono specifiche norme sul rilascio di pesci OGM nell'ambiente selvatico. Si puo' pero' ipotizzare il rischio di fughe di pesci dalle normali acquacolture (nel febbraio 2001 si e' registrata una fuga di 100.000 pesci d'allevamento in Maine).

A febbraio si e' anche venuti a conoscenza dei test condotti dalla Auburn University su pesci gatto in cui erano inseriti geni di salmone, di carpa e pesce zebra, il che garantisce una crescita piu' rapida del 60%. William Brown, consigliere scientifico del Segretario Usa agli Interni ha ammesso: Çil sistema e' pieno di falleÈ. In America non e' chiaro chi debba sorvegliare gli esperimenti sui pesci, ne' se esistano sanzioni per chi immette un animale geneticamente modificato nell'ambiente naturale.

Lo stato del Maryland ha allora compiuto un primo passo: il 13 aprile 2001 il Governatore Paris Glendening ha firmato un bill (entrato in vigore nell'ottobre 2001 e valevole per 5 anni) che obbliga ad allevare i pesci OGM in vasche o laghi confinati. Il Maryland e' il primo (e unico) stato americano a emanare una legge che vieta la produzione in acque aperte di pesci sperimentali.

Le preoccupazioni le riassume Margaret Mellon, senior scientist dell'associazione USA Union of Concerned Scientist: Çil rilascio di pesci transgenici puo' dar luogo a competizione con le popolazioni selvagge; squilibri e distorsioni della catena ecologico-alimentare (per cambiamenti dell'equilibrio tra predatori, o con le piante e gli animali dipendenti, N.d.R.); puo' condurre perfino all'estinzione dei salmoni indigeni, per l'"effetto gene di Troia"È.

Infine, non mancano dubbi sulla sicurezza alimentare: i protocolli dei test sulla commestibilita' di pesci transgenici non esistono ancora.

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Si tratterebbe del primo ANIMALE geneticamente modificato da destinare al consumo umano...

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